Vanity Fair VF Networks

Vogue Bambini

backstage

Cover story: il sogno esiste

di Simona Valentini

E'  uscito in edicola il numero di marzo/aprile, dedicato alla primavera estate, tema della new issue, il 'sogno', che tra le pagine di Vogue Bambini viene interpretato in tanti modi diversi, dalla moda all'arredo, al gioco, secondo il concetto di lifestyle.

Abbiamo scelto di puntare sui tessuti nuvola, leggeri, trasparenti, declinati in tutte le sfumature di azzurro.

Sarà che il potere dei sogni è infinito, come 'grida' lo strillo di copertina, tanto da avere  la capacità di trasformare un piccolo incubo in qualcosa di creativo. Ma andiamo con ordine, voglio raccontare come è andata.

Mattina dello shooting: apro gli occhi e  Milano è, come succede rarissimamente, coperta di bianco. Immediato il pensiero "addio luce naturale", "addio foto in terrazza", seguito da una serie infinita di pensieri catastrofici: dove potrò scattare tutto quel lavoro previsto in location e in esterno? Ansia, ma - come dice Stefano Benni - 'tra noi e i sogni c'è solo un velo'... basta essere capaci di toglierlo!

E così abbiamo fatto!

La magia infatti ci riesce davvero quando, arrivati sul set con il fotografo Anthony Favazza, in casa di Matilde Battistini, in centro città, ci apre la porta una donna solare e sorridente, che oltre a gestire la fondazione dell'associazione no profit Mercurio (che promuove progetti educativi con Pinskie The Whale) è la mamma felice di Jacopo, 5 anni, e di Nicola, 10 anni. Dopo un caffè e quattro chiacchere inizio a guardare la situazione diversamente: l'atmosfera è bella, la casa rasserenante. Tra le pareti molto colorate c'è un'opera di Ronnie Cutrone ft Dormice, raffigurante Woody Woodpecker, meglio noto in Italia come Picchiarello. Il quadro è divertente, solare, ironico, e ci ispira: perchè non scattare proprio di fronte? Quando Jacopo - vestito Dsquared2 dalla testa ai piedi, chiodo grintoso, camicia bianca, jeans supertrattati e sneakers,  inizia un'allegra conversazione  con il picchio-cartoon. Noi non facciamo altro che assecondarlo in questo surreale dialogo.

Basta seguirlo, Jacopo ci indica la via dello 'scatto giusto' interagendo con spontaneità con personaggio e opera d'arte.In fondo, quale bambino non vive i cartoon come reali. Sorridiamo pensando alle nostre di conversazioni inventate, ma ormai la cover è fatta!