Vanity Fair VF Networks

Vogue Bambini

libri

Il Giorno della Memoria spiegato ai bambini

di Oriana Picceni

Mi sono spesso chiesta quale fosse l'età adatta per parlare alle  mie bambine dell'Olocausto, preoccupandomi di come spiegare un pezzo di storia tanto difficile da comprendere anche per un adulto. Alla fine mi sono risposta che non è così necessario comprendere, quanto conoscere. Conoscere che cosa è male e che cosa è bene. Conoscere la forza dei ricordi. Conoscere le storie di bambini come loro. E imparare a guardare quelle storie con occhi lucidi (di commozione, ma anche di consapevolezza), per poter affrontare anche le storie di oggi.

Mi affido ai libri, perché spesso sanno offrire una chiave di lettura della realtà che si mescola alla poesia. Regalando ai più piccoli (ma anche ai grandi) spunti che accendono la loro immaginazione e quesiti che li aiutano a formare un proprio senso critico. Magari anche attraverso pagine piene di disegni e immagini spiritose, per raccontare ferite impossibili da rimarginare.

Ad esempio le illustrazioni di Barbara Vagnozzi in Lev (Gallucci Editore, dai 6 anni), storia (vera) di un bambino dodicenne che vive in diretta la Notte dei Cristalli per poi rientrare in quel corridoio diplomatico chiamato Kindertransport, grazie al quale il Regno Unito accolse diecimila bambini ebrei fuggiaschi.

Quando tornò l'Arca di Noè (Il Battello a Vapore, dagli 8 anni) è invece il racconto di Lia Levi corredato dai disegni di Desideria Guicciardini. Ambientato in una scuola di Roma nel 1943, mostra il microcosmo di una classe di bambini e di una maestra speciale, che saprà aiutarli attraverso la trasformazione degli episodi della Bibbia in meravigliose avventure.

Il potere salvifico della fantasia è anche il filo conduttore de La Porta di Anne (Mondadori, dai 12 anni), di Guia Risari. Ognuno degli otto personaggi che per due anni e 29 giorni vivono insieme nella soffitta di Amsterdam, dietro una porta mascherata da libreria, ha un sogno da condividere. Le pagine di questo libro riescono a portare il lettore così vicino ai diversi personaggi da sentirne la potenza della loro immaginazione, unica via di salvezza. Fino alla mattina del 4 agosto 1944, momento in cui il nono protagonista, il sottufficiale austriaco incaricato di irrompere nel rifugio, arriva per cancellare il sogno più grande, quello di libertà.

L'amicizia, sentimento capace di riaccendere la luce della speranza (e del cuore) anche in un periodo dominato dalla crudeltà, è la cornice entro cui si svolge Il Bambino in cima alla Montagna (Rizzoli, dai 12 anni), di John Boyne (autore anche de Il bambino con il pigiama a righe). La storia è quella dell'irreale incontro tra il protagonista Pierrot, orfano parigino, e Adolf Hitler, che lo trasformerà in Pieter. Sarà la fortunata riunione con l'amico d'infanzia, il bambino ebreo Anshel, a salvare il suo spirito e a fargli ritrovare la strada giusta.

Infine, un albo illustrato delicatissimo, che racconta la storia di Anne Frank dal punto di vista del grande platano che campeggia davanti alla sua finestra: L'albero di Anne, di Irène Cohen-Janca e Maurizio A.C.Quarello (Orecchio Acerbo, per tutti).